Il Ruanda è un paese ricordato principalmente per diverse drammatiche carestie e, soprattutto, per il genocidio del 1994, nel quale quasi il 10% della popolazione (almeno 800.000 persone) fu ucciso in meno di 100 giorni. Attualmente è un paese pacificato e, anche se ancora estremamente povero, in via di rapido sviluppo. Tuttavia, gli effetti della crescita economica sono prevalentemente concentrati nella capitale (Kigali) e nelle altre città principali, ampliando la “forbice” economica che le separa dalla parte più povera della popolazione. Nonostante importanti sforzi nella modernizzazione del paese, la maggior parte della popolazione rurale vive con redditi al di sotto delle soglie di povertà, basandosi principalmente sull’agricoltura di sussistenza.
Il Ruanda ha una popolazione giovanissima (età media attorno ai vent’anni) e i rapida crescita: gli 8 milioni di abitanti del 1994 sono adesso circa 14 milioni. Di questi, una frazione importante sono bambini e ragazzi. Il paese è impegnato in un imponente sforzo di alfabetizzazione e scolarizzazione della popolazione, con oltre 4 milioni di studenti fra scuole materne, primarie e secondarie e circa il 4,5% del PIL nazionale destinato alla educazione. Il tasso di abbandono scolastico, tuttavia, è molto alto, anche a causa delle condizioni di povertà della popolazione: nelle zone rurali, spesso solo pochissimi fra i ragazzi riescono a terminare il percorso delle scuole secondarie e molti abbandonano già nel corso delle scuole primarie. La povertà educativa ha effetti importanti sulla possibilità per i giovani di emanciparsi dalla povertà delle loro famiglie. Altri effetti sono un alto numero di “mamme minorenni” e la persistenza di una significativa prevalenza (circa il 3%) di infezioni HIV/AIDS.
In questo quadro, l’Associazione ha deciso di impegnarsi nel sostegno di una giovane comunità ruandese, che fa capo alla Parrocchia di Busengo, nella provincia settentrionale del Paese. A Busengo vivono circa 30.000 persone, di cui oltre 20.000 minori. Nel 2024, poco più di una ventina di ragazzi termineranno con successo il percorso scolastico secondario, e circa 3000 giovani donne, mamme single, vivono ai margini della comunità. A fronte di questi numeri, abbiamo pensato di affiancare il giovane parroco del paese, Fr. Jean François Régis Bagerageza, nel suo impegno per contrastare la povertà delle famiglie, l’abbandono scolastico e l’emarginazione femminile.
L’obiettivo più importante che potremo offrire alla comunità di Busengo non è il modesto sostegno economico che gli abbiamo assicurato, ma la nostra solidarietà, condivisione e vicinanza nello sviluppo dei progetti che la comunità stessa ha deciso di intraprendere. Il nostro aiuto, cioè, non vuole essere solamente la concessione di un contributo economico, ma vogliamo camminare insieme alla comunità nel cammino di emancipazione che essa ha scelto responsabilmente di intraprendere.
Trovate tutti i dettagli relativi al progetto “SPOT su Busengo” nel sito web dedicato.
Infine, per noi, questo impegno è un modo per ricordare Micol, scomparsa troppo presto nel Giugno 2023, e per abbracciare la sua famiglia, da sempre vicina ai nostri progetti.